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Canepina, 1956

    Canepina, 1956
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    Canepina – Chiesa Collegiata di S. Maria Assunta

    retro

    Distinta famiglia

    D’ANCONA

    Via Giacomo Corradi 5
    Roma

    Retro

    Saluti
    Paolo Piero
    Gabriella

    23 luglio 1956

    Stampato:
    63748 Ed. Sante Foglietta – Priv. n. 1 – Canepina[1]
    riproduzione vietata

    FOTOTIPIA BERRETTA – TERNI

    Timbro CANEPINA VITERBO
    24 – 7 – 956
    francobollo LIRE 10
    POSTE
    REPUBBLICA
    ITALIANA


    Note

    [1] Canepina. Comune italiano di 2 907 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio. Il nome Canepina deriva dalla parola canapa: non a caso, ancora nel XVII secolo, il paese era soltanto una vasta piantagione di canapa. Da qui nacque il nome Canapina poi divenuto nel secolo successivo Canepina.
    Intorno alla metà dell’XI secolo, la potente famiglia dei Prefetti di Vico, fa costruire nella zona un castello su un’altura, un dirupo allora inaccessibile, per vigilare, specialmente con la sua torre d’oriente, sulla piana del Tevere, da dove si temevano attacchi offensivi. Intorno, isolati, vivevano accampati ai margini della intricata Selva Cimina, pastori e contadini. Nel 1154 il castello viene acquistato, da Adriano IV divenendo così patrimonio di S. Pietro. Il terreno ricco di acque, che scorrevano in ruscelli e si diramavano anche in una moltitudine di rivoli, favoriva la coltivazione della canapa. Dal 1174 Canepina e il suo castello passarono sotto il dominio di Viterbo, che li donó nel 1332 alla Santa Sede. Nel 1544 il castello entró a far parte del nuovo stato (Ducato di Castro), che Paolo III aveva creato sette anni prima e vi rimase fino al 1649. Il 5 giugno 1944 Canepina subì un bombardamento aereo dalle forze alleate intente a bloccare i tedeschi in ritirata, ma gli americani sbagliarono bersaglio e colpirono il centro abitato invece che un ponte; morirono 115 persone.(fonte)