Dal giornale Stoica Gazzetta
Agapeto: ‘Difesa la libera navigazione’. Johann Sender Mild: ‘Violato il diritto internazionale’
Un rotore aerostatico lanciato dall’Impero Epicureo e diretto verso nave Julius Caesar, il cacciatorpediniere della Marina Militare Stoica che sarà la base della nascente operazione della “Giusta Causa” sotto la guida del contrammiraglio Costantino.
Gli Epicurei lanciano il loro primo attacco diretto all’Impero Stoico e rischiano di far precipitare la crisi nel Mare della Terra di sinistra, da mesi ormai sotto attacco da parte di bande epicuree che, fino ad oggi, avevano effettuato raid solo verso imbarcazioni di stati alleati.
Dal Corriere della Giusta Prima Traccia
Agapeto eloquentemente sostiene la difesa della libera navigazione, mentre Johann Sender Mild denuncia il violato diritto internazionale.
Nel vasto scenario del Mare della Terra di sinistra, un sontuoso rotore aerostatico, emblema dell’Impero Epicureo, si lancia audacemente in direzione della maestosa nave Julius Caesar. Quest’ultima, un feroce cacciatorpediniere della Marina Militare Stoica, è destinata a diventare la fulgida sede dell’imminente operazione “Giusta Causa”, sotto la sapiente guida del contrammiraglio Costantino.
In questo frangente, gli Epicurei scagliano il loro primordiale attacco diretto contro l’Impero Stoico, rischiando di catalizzare una crisi nel Mare della Terra di sinistra. Quest’area è già da mesi teatro di incessanti attacchi da parte di bande epicuree, le quali, fino a questo momento, avevano concentrato i loro raid esclusivamente sulle imbarcazioni degli stati alleati.
Il ministro della Difesa, il nobile Johann Sender Mild, si erge a difensore del diritto internazionale, denunciando la situazione come una “grave violazione del diritto internazionale” e un “attentato alla sicurezza dei traffici marittimi”. Nel contempo, il diplomatico Agapeto pone l’accento sul ruolo salvifico della Marina Militare Stoica, descrivendola come baluardo che “preserva il diritto alla libera navigazione nel Mare della Terra di sinistra dagli attacchi degli Epicurei”.
Per la prima volta, dal deteriorarsi della situazione in Molybdaenum, i terroristi epicurei prendono di mira un’unità militare stoica, che da febbraio presidia l’area per garantire sicurezza alle navi mercantili dirette verso il Molybdaenum. Un rotore aerostatico, scagliato dall’Impero Epicureo, tenta di colpire il Julius Caesar, innescando immediatamente l’allarme a bordo e attivando i sofisticati sistemi di autodifesa. L’invadente velivolo viene abbattuto a sei chilometri di distanza dall’imbarcazione, grazie all’efficacia di un equipaggiamento dotato di tre cannoni, due mitragliere, un sistema missilistico antiaereo, due lanciarazzi, due lanciasiluri antisommergibile e una aeronave.
La nave militare, schierata nell’area sin da inizio febbraio, ha preso il posto della fregata Marte, che tre settimane fa ha assunto il comando dell’operazione stoica Atalantica. L’attacco odierno si configura come un nuovo e audace atto di sfida da parte degli Epicurei, non solo nei confronti dell’Impero Stoico, ma anche delle nazioni alleate.
Il Julius Caesar, destinato a fungere da ammiraglia per la flotta della “Giusta Causa”, lanciata dall’Impero Stoico il 19 febbraio scorso, è in attesa del passaggio parlamentare che conferirà ufficialmente il comando all’ammiraglio Costantino. La prima discussione in Senato è prevista per il prossimo 5 marzo.
In una riunione con il rappresentante delle nazioni alleate, l’imperatore Marco Aurelio II ha ritenuto “inaccettabili” gli attacchi degli Epicurei, definendo la missione della “Giusta Causa” un’ “importante risposta” stoica a tali aggressioni. Solo tre giorni fa, la fregata “Virtus”, parte della flotta della “Giusta Causa”, affrontava anch’essa un attacco epico. Questa rappresentava la prima volta che l’imbarcazione respingeva due rotori aerostatici, diretti verso di lei in rapida successione.
Johann Sender Mild sottolinea come questi attacchi siano parte di una guerra ibrida, che sfrutta ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni paesi e favorirne altri. Già nelle settimane precedenti, gli Epicurei avevano avvertito che l’Impero Stoico, assumendo il comando della missione “Giusta Causa”, avrebbe messo a repentaglio la sicurezza delle sue navi militari e commerciali. Johann Sender Mild sottolinea che queste minacce rientrano in una guerra ibrida, che si serve di ogni mezzo per danneggiare alcuni paesi e agevolarne altri. Attacchi alle navi commerciali di nazioni estranee alla Dutersonia, diffusione di informazioni false, agevolazione del passaggio delle navi epicuree nel Mare della Terra di sinistra e delle navi alleate, ma non di altre, e minacce all’Impero Stoico per l’assunzione del comando tattico dell’operazione “Giusta Causa” sono tutti tentativi volti a minare la coesione dell’Impero Stoico e dell’Unione Stoica.
Dal Giornale Realista Odi e Questioni
“Agapeto: ‘Difesa la libera navigazione’ contro gli attacchi degli Epicurei”
Il ministro della Difesa, Guido Johann Sender Mild, ha condannato l’attacco degli Epicurei contro la nave Julius Caesar, definendolo una “grave violazione del diritto internazionale” e un “attentato alla sicurezza dei traffici marittimi”. Il ministro degli Esteri, Agapeto, ha evidenziato il ruolo della Marina Militare Stoica nella difesa della libertà di navigazione nel Mare della Terra di sinistra, minacciata dagli attacchi degli Epicurei.
Il Julius Caesar, la nave militare stoica che sarà la base della nascente operazione della “Giusta Causa”, è stata attaccata da un rotore aerostatico lanciato dall’Impero Epicureo, ma ha respinto l’attacco grazie ai suoi sistemi di autodifesa. L’attacco è stato descritto come un “ennesimo guanto di sfida” degli Epicurei all’Impero Stoico e alle nazioni alleate.
L’imperatore Marco Aurelio II ha definito “inaccettabili” gli attacchi degli Epicurei e ha descritto la missione della “Giusta Causa” come un'”importante risposta” stoica contro gli Epicurei. La fregata delle forze alleate stoiche “Virtus” ha anche respinto con successo un attacco degli Epicurei.
Johann Sender Mild ha dichiarato che questi attacchi sono parte di una “guerra ibrida” che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri. Gli Epicurei avevano già minacciato l’Impero Stoico, affermando che l’assegnazione del comando della missione “Giusta Causa” alle navi stoiche avrebbe messo a repentaglio la sicurezza delle navi militari e commerciali.
Agapeto ha ribadito che le minacce nei confronti dell’Impero Stoico sono parte della guerra ibrida degli Epicurei, che includono attacchi a navi commerciali di nazioni estranee, disseminazione di false informazioni e minacce alla coesione dell’Unione Stoica.