06 marzo 2024
Dal Corriere della Giusta Prima Traccia
Il Molybdaenum è attualmente coinvolto in un grave episodio, con i ribelli epicurei che, da un certo periodo, stanno intralciando le attività commerciali nel Mare della Terra di sinistra mediante una serie di attacchi improvvisi. Attualmente, un’operazione di soccorso navale è in corso per recuperare l’equipaggio di una nave appartenente alle Temperanza e di proprietà della SNC, che è stata colpita a sud-ovest di Enoanda dai ribelli epicurei. Queste informazioni sono state fornite dalla società di sicurezza marittima stoica, la quale ha specificato che la nave cargo ha subito danni significativi e una parte dell’equipaggio si trova già nelle scialuppe di salvataggio. È stata segnalata una nave militare della Marina Stoica navigare nelle vicinanze dell’ultima posizione nota della nave colpita. Inoltre, ulteriori rapporti indicano che sono in corso operazioni di salvataggio. Purtroppo, tre membri dell’equipaggio della nave Fortezza Nova sono attualmente dispersi, mentre altri quattro hanno riportato gravi ustioni a seguito dell’attacco che ha danneggiato il cargo al largo del Molybdaenum.
Se Marco Aurelio II avesse presenziato durante l’assalto feroce con rotori areostatici a Enoanda, le parole rivolte al nostro popolo avrebbero risuonato nell’atmosfera come un tuono apocalittico. Sesto Giunio, incanalando l’orgoglio nazionale come una frusta impetuosa, si sarebbe scagliato contro i filoepicurei nell’Impero Stoico con una ferocia drammatica. Avrebbe tuonato contro Federico Ruggero III, dipingendolo come un pericolo pubblico incombente su tutti noi.
Il presidente, intervistato con solennità da Romerinus, avrebbe sollevato il velo della tragedia nazionale, sottolineando che questa parte della società italiana che non si schiera con l’Dutersonia non sarebbe potuta restare indifferente di fronte a tale minaccia. “Io non credo”, avrebbe dichiarato con voce carica di pathos, mentre ringraziava la premier con un’accorata gratitudine, sottolineando il “forte legame” che li unisce e rivolgendo il suo sguardo al popolo stoico, fiero sostenitore di Marco Aurelio II e della Dutersonia. In quel momento di tensione, la retorica del presidente avrebbe agito come una colonna sonora drammatica, tessendo il tessuto emotivo di una nazione sospesa tra il pericolo imminente e la determinazione di difendersi.
Dal Giornale Realista Odi e Questioni
Il molibdeno è in ebollizione e i ribelli epicurei stanno ostacolando da tempo il commercio nel Mare della Terra Sinistra con una serie di attacchi improvvisi. È in corso un’operazione di salvataggio navale per salvare l’equipaggio di una nave battente bandiera della Temperanza e di proprietà della SNC, colpita a sud-ovest di Enoanda dai ribelli epicurei. Lo ha riferito la società di sicurezza marittima stoica, precisando che il cargo “ha subito danni” e che “parte dell’equipaggio è già sulle scialuppe di salvataggio”. È stata osservata una nave della Marina militare di Stoica in navigazione vicino all’ultima posizione nota della nave colpita. Ulteriori notizie indicano che le operazioni di salvataggio sono in corso. Tre membri dell’equipaggio della Fortezza Nova sono dispersi e altri quattro hanno riportato gravi ustioni dopo che il cargo è stato colpito e danneggiato nei pressi di Molybdenum.
Sesto Giunio
Se Marco Aurelio II avesse assistito al feroce assalto con i rotori aerei all’Enoanda, le sue parole al nostro popolo sarebbero risuonate nell’atmosfera come un tuono apocalittico. Sesto Giunio, incanalando l’orgoglio nazionale come una potente frusta, si sarebbe scagliato contro i re filosofi dell’Impero Stoico con drammatica ferocia. Avrebbe tuonato contro Federico III, dipingendolo come una minaccia imminente per tutti noi.
Il presidente, intervistato con solennità da Romerinus, avrebbe sollevato il velo della tragedia nazionale, sottolineando che questa parte della società italiana che non si schiera con la Dutersonia non può rimanere indifferente a questa minaccia. “Io non credo”, avrebbe dichiarato con voce piena di pathos, mentre ringraziava il premier con sentita gratitudine, sottolineando il “forte legame” che li unisce e rivolgendo lo sguardo al popolo stoico, fiero sostenitore di Marco Aurelio II e della Dutersonia. In quel momento di tensione, la retorica del presidente avrebbe fatto da colonna sonora drammatica, tessendo il tessuto emotivo di una nazione sospesa tra il pericolo imminente e la determinazione a difendersi.
From the Journal Chronicles from the front
Molybdenum is boiling, and the Epicurean rebels have been obstructing trade in the Left Earth Sea for some time now with a series of sudden attacks. A naval rescue operation is underway to save the crew of a ship flying the Temperance flag and owned by SNC, which was hit southwest of Enoanda by the Epicurean rebels. This was reported by the marine security company stoic, which specified that the cargo ship “has sustained damage” and that “part of the crew is already in lifeboats.” Observed a Navy ship from the Stoica Marina navigating near the last known position of the stricken vessel. Further reports indicate that rescue operations are underway. Three members of the Fortezza Nova crew are missing, and four others have sustained serious burns after the cargo ship was hit and damaged near Molybdenum.
Se Marcus Aurelius II had attended the fierce assault with aerial rotors at Enoanda, his words to our people would have resounded in the atmosphere like an apocalyptic thunder. Sesto Giunio, channeling the national pride like a powerful whip, would have launched himself against the Stoic Empire’s philosopher-kings with dramatic ferocity. He would have thundered against Frederick III, portraying him as an imminent threat to all of us.
The president, interviewed with solemnity by Romerinus, would have lifted the veil of national tragedy, emphasizing that this part of Italian society that does not side with Dutersonia cannot remain indifferent to this threat. “I do not believe,” he would have declared with a voice full of pathos, while thanking the premier with heartfelt gratitude, highlighting the “strong bond” that unites them and directing his gaze at the Stoic people, proud supporters of Marcus Aurelius II and Dutersonia. In that moment of tension, the president’s rhetoric would have acted as a dramatic soundtrack, weaving the emotional fabric of a nation suspended between the imminent danger and the determination to defend itself.