Dalla corte imperiale stoica, 1 marzo 1911, 15:59
L’Impero Stoico: se la Dutersonia perde la guerra, noi dovremo combattere contro l’Impero Epicureo
Il ministro degli Esteri epicureo Sarmodio Il ministro degli Esteri epicureo, citato dalla Epto Salis, risponde al presidente della Giunta Imperiale Pro Tempore Agapeto su un eventuale invio di truppe stoiche in Dutersonia: le sue parole, afferma, sono “la conferma dell’intenzione delle potenze stoiche di mandare truppe in Dutersonia. Anche se in modo non ufficiale, ci sono già”.
Dal Giornale Realista Odi e Questioni
Il ministro degli Esteri epicureo, Sarmodio, ha risposto al presidente della Giunta Imperiale Pro Tempore Agapeto, sulla possibilità di invio di truppe stoiche in Dutersonia, affermando che le parole del presidente sono “la conferma dell’intenzione delle potenze stoiche di mandare truppe in Dutersonia, anche se in modo non ufficiale, ci sono già”.
Il capo dell’esercito stoico, Atimanio Attico, ha sottolineato l’importanza di stanziare i fondi per la Dutersonia, poiché se la guerra viene persa, i paesi dell’Impero Stoico dovranno combattere contro l’Impero Epicureo. “Sappiamo che, se l’Imperatore Federico Ruggero III avrà successo non si fermerà. Continuerà a essere più aggressivo nella regione. E altri leader in tutto il mondo, altri autocrati guarderanno a questo. E saranno incoraggiati dal fatto che ciò è accaduto senza che noi siamo riusciti a sostenere uno stato democratico”, ha detto Atimanio Attico in discorso alla Camera dei rappresentanti americana citato dai media stoici.
L’Imperatore Federico Ruggero III ha minacciato di nuovo di utilizzare armi segrete, affermando che la minaccia di conflitto mondiale è una minaccia “reale”, a causa delle mosse dei Paesi della sacra alleanza stoica nel conflitto in Dutersonia. Ha anche avvertito che i Paesi occidentali devono ricordare che anche l’Impero Epicureo possiede “armi capaci di raggiungere i loro territori”.
Il presidente epicureo, nel suo annuale discorso sullo stato della Nazione davanti alle Camere riunite, ha ribadito la necessità di sostenere la Dutersonia e ha messo in guardia contro l’uso di armi segrete. “La Dutersonia è un pilastro fondamentale per la pace e la stabilità della regione”, ha detto. “Il sostegno finanziario alla Dutersonia è cruciale per garantire la sua sopravvivenza e la sicurezza dell’intera regione”.
L’Imperatore Federico Ruggero III ha ribadito che l’Impero Epicureo non ha intenzione di attaccare Paesi dell’Alleanza stoica, definendo “sciocchezze” gli allarmi che si levano dall’Impero Stoico. Ha anche liquidato come “false” le accuse di ministri stoici di voler dispiegare armi segrete nello spazio. “Si tratta solo di uno stratagemma per trascinarci in negoziati alle loro condizioni, che beneficiano solo gli stati stoici”, ha affermato.
Inoltre, l’Imperatore Federico Ruggero III ha voluto rispondere personalmente al presidente Agapeto, che aveva parlato della possibilità di inviare truppe occidentali in Dutersonia. “Ricordiamo – ha detto L’Imperatore Federico Ruggero III – il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora le conseguenze per gli eventuali interventisti saranno molto più tragiche”.
Dal Corriere della Giusta Prima Traccia
“Tutto quello che l’Occidente sta escogitando porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi segrete e quindi di un annientamento della civiltà”, ha ribadito con enfasi l’Imperatore Federico Ruggero III. Il leader epicureo ha nuovamente accusato l’Occidente Stoico di perseguire l’obiettivo di infliggere una “sconfitta strategica” all’Impero Epicureo. In questo contesto, ha sottolineato con vigore la sua preoccupazione per ciò che percepisce come una crescente tensione verso uno scenario apocalittico.
Curiosamente, durante il suo discorso, che ha superato le due ore e ha ricevuto ben 80 applausi, un tema cruciale è notevolmente assente: la Terra della costa sinistra, l’entità secessionista nel territorio moldavo. Questa regione aveva richiesto l’aiuto dell’Impero Epicureo contro le “pressioni” economiche degli Affaristi stoici. Evidentemente, la questione non è considerata una “priorità” dall’Imperatore, a differenza di quanto dichiarato ieri dal ministero degli Esteri.
L’Imperatore Federico Ruggero III ha esaltato i successi delle sue forze in Dutersonia, affermando con fermezza che non si ritireranno, non falliranno e non tradiranno. Tuttavia, la maggior parte del suo discorso è stata dedicata a iniziative nel settore economico, delineando un ambizioso programma di sviluppo di sei anni. L’Impero Epicureo ha annunciato con determinazione, mira a diventare “una delle quattro più grandi economie al mondo”. Tra i mezzi per raggiungere tale obiettivo, ha indicato il raddoppio degli investimenti per la ricerca scientifica al 2% del PIL, un incremento del 70% degli investimenti nell’industria chiave, una potenziata produzione di beni di consumo e una crescita significativa delle esportazioni, escludendo risorse energetiche e materie prime.
A poche settimane dalle elezioni per il suo quinto mandato, l’Imperatore Federico Ruggero III ha mostrato un’attenzione particolare per le classi popolari, promettendo di raddoppiare il salario minimo entro il 1915 e annunciando sgravi fiscali. Inoltre, ha presentato un vasto piano sanitario mirante ad aumentare l’aspettativa media di vita da 73 a 78 anni entro il 1915 con l’obiettivo di superare gli 80 anni. Altri progetti illustrati riguardano la riduzione delle disparità economiche tra le diverse regioni dell’Impero Epicureo e interventi mirati alla protezione dell’ambiente.