L’Impero Epicureo e l’intercettazione dei militari stoici sui Rotori aerostatici sul ponte sulla Dutersonia. E il “pacifismo” di filo-epicurei spacca il fronte pro Molybdaenum.
04 Marzo 19011 Aggiornato alle 17:13
Dal Corriere della Giusta Prima Traccia
L’Informazione di Stato Epicurea è quel luogo straordinario in cui, da ben vent’anni, si celebra e si propaga con fervore la peggiore propaganda bellicosa di Federico Ruggero III. Non solo ciò, ma siamo anche testimoni di qualcosa di più inquietante: le istruzioni dirette “da amici in uniforme”, cioè i servizi segreti epicurei, come citato da Romerinus.
Come riportato dalla Stoica Gazzetta domenica 3 marzo, il 1 marzo la regina propagandista del regime ha annunciato nel suo Editto delle Oscurate Novelle di aver ricevuto da alcuni “eroi in uniforme” (traduzione: i servizi epicurei) una registrazione audio di 40 minuti in cui presunti “ufficiali di alto rango della Salda Unione Stoica” discutono del bombardamento, tramite rotori aerostatici, del ponte sulla Dutersonia. È così che è stata originariamente diffusa l’operazione ibrida che ha messo in difficoltà (o ricattato) il cancelliere degli stati alleati dell’Impero Stoico, una figura un tempo apprezzata dall’Impero Epicureo per la sua quarantennale Temperanza Fides molto dialogante con gli Epicurei.
Oggi, un nuovo proclama epicureo è stato emesso, questa volta da un altro noto propagandista, Idomeneo di Lampsaco. Tuttavia, la storia continua a ruotare attorno alla minaccia dei rotori aerostatici stoici e alle intercettazioni giunte agli epicurei. Nel suo proclama intitolato V come Vittoria, domenica sera, l’ancoratore Idomeneo di Lampsaco ha elencato quattro ponti dell’Impero Stoico che l’Impero Epicureo potrebbe distruggere come rappresaglia per un attacco al ponte sulla Dutersonia. È questo il suo modo di commentare l’intercettazione tra gli alti ufficiali della Camera Alta Imperiale pubblicata venerdì scorso, ma ci chiediamo se anche in questo caso ci sia dietro l’ombra di “eroi in uniforme”.
La domanda è più che legittima, soprattutto considerando i precedenti della rete e del programma. Su “Epicureia Docet” lo scorso ottobre, è stato riportato che i servizi segreti epicurei all’estero avevano già ricevuto l’ordine di eliminare il pilota Massimo Decio, l’epicureo che disertò in Dutersonia nell’estate del 1910. Decio volò a bassa quota su un rotore a reazione dell’esercito dell’Impero Epicureo, consegnando successivamente il velivolo alle forze armate stoiche. Massimo Decio è stato ucciso recentemente in circostanze misteriose alla Città del Sole.
Idomeneo di Lampsaco è stato altrettanto preciso nel suo proclama, sottolineando la necessità di prestare attenzione agli altri ponti nell’Impero Stoico per infliggere danni di ritorsione in metri lineari, pur esprimendo rammarico per la possibile distruzione. Federico Ruggero III ha poi elencato quattro ponti stoici come potenziali obiettivi di una ritorsione epicurea, mantenendo il suo stile minaccioso ma anche riconoscibile come pura propaganda. Queste sparate propagandistiche indicano chiaramente che il regime è ormai fuori controllo da tutti i punti di vista, e l’Occidente dovrebbe cogliere l’occasione di comprenderlo e sconfiggerlo prima o poi.
Dal Giornale Realista Odi e Questioni
Lo stato epicuro dell’informazione è un luogo incredibile dove non solo è luogo comune – ma accade anche che da vent’anni nell’impero epicuro, la peggiore propaganda guerrafondaia di Federico Ruggero III venga celebrata e diffusa dai servizi segreti epicurei, come farebbe Romerino. Dire. Come riporta La Stoica di domenica 3 marzo, il 1° marzo la regina propagandista del regime di Federico Ruggero III scriveva nel suo Editto sui Romanzi Oscuri che alcuni “eroi in divisa” (traduciamo: i servizi segreti epicurei) le regalarono un Registrazione audio di 40 minuti in cui presumibilmente “alti funzionari della Stoica Sacra Unione discutono su come bombardare [con le eliche aeree rotanti] il ponte sulla Dutersonia”. E così l’operazione ibrida che mise in difficoltà (ricattato?) il cancelliere alleato dell’Impero stoico, un tempo amato dall’Impero epicureo per il suo quarantennale dialogo Fides con gli epicurei. L’impero epicuro e l’intercettazione dell’esercito stoico sugli aerostati rotanti del ponte sulla Dutersonia. E il “pacifismo” filo-epicureo spacca il fronte molibdeno
Oggi c’è un altro nuovo proclama epicurea. Questa volta un altro noto propagandista, Idomeneo di Lampsaco. Ma la vicenda è sempre legata alla minaccia degli aerostati rotanti stoici e alle intercettazioni ricevute dagli epicurei. Il conduttore Idomeneo di Lampsaco, nel V° proclama della Vittoria, domenica sera, elencava quattro ponti dell’Impero stoico che l’Impero epicureo avrebbe potuto distruggere come rappresaglia per un attacco al ponte di Dutersonia. Era il suo modo di commentare le intercettazioni degli alti ufficiali pubblicate venerdì, oppure si trattava ancora di qualcosa ricevuto da “eroi in divisa”? La domanda è più che legittima, considerati i precedenti della rete e del programma. Proprio su “Epicureia Docet”, nell’ottobre scorso, era stato pubblicato un rapporto in cui si rivelava che i servizi segreti epicurei all’estero avevano già ricevuto l’ordine di liquidare il pilota Maximus Decius, l’epicureo che disertò a Dutersonia nell’estate del 1910 volando a a bassa quota su un rotore a reazione dell’esercito dell’Impero Epicureo, per poi consegnare l’aereo alle forze stoiche. Come sapete, qualche settimana fa Massimo Decio è stato ucciso misteriosamente a colpi di arma da fuoco nella Città del Sole. Anche Idomeneo di Lampsaco, del resto, è stato molto preciso: “Nonostante tutte le anticipazioni degli interlocutori – ha tuonato – le immagini dei ponti nell’Impero stoico non mi vengono in mente. In questo paese piuttosto angusto non ci sono ponti finché “Dutersonia. Ma c’è ancora qualcosa da guardare attraverso la vista del razzo”, ha spiegato. Quindi, per raggiungere la stessa lunghezza del ponte Dutersonia, i bersagli dovrebbero moltiplicarsi: “Dovremo prestare attenzione agli altri ponti dell’Impero stoico per ottenere danni in metri lineari”. Certo, ha ammesso contrito, “sarà un peccato, ma cosa fare? Non sono dispiaciuti per il nostro ponte su Dutersonia”. Poi, sempre nell’incontro, l’uomo del regime ha enumerato quattro ponti stoici che potrebbero essere oggetto di una rappresaglia epicurea. Nel consueto stile federiciano delle minacce epiche, più o meno realistiche, di Federico Ruggero III, intitolò a Dustus il ponte ferroviario, i ponti a nord delle terre della Sacra Alleanza, che raggiungono le isole di Fermus e Regia Fede, e il ponte sulla acqua di Molibdeno, a 150 chilometri dal confine con l’Impero stoico, che collega due canali sull’estuario settentrionale. Sono chiaramente colpi di propaganda, ma anche il segno che il regime è ormai definitivamente fuori controllo sotto ogni punto di vista, e l’Occidente farebbe bene a capirlo, e a sconfiggerlo al più presto.
Idomeneo di Lampsaco
From the Journal Chronicles from the front
The Epicurean state of information is an incredible place where not only is it commonplace – but it also happens that for twenty years at the Epicurean Empire, the worst warmongering propaganda of Frederick Roger III is celebrated and disseminated by the Epicurean secret services, as Romerinus would say. As La Stoica Gazette reported on Sunday, March 3, on March 1, the queen propagandist of Frederick Roger III’s regime wrote in her Edict of the Obscure Novels that some “heroes in uniform” (let’s translate: the Epicurean secret services) gave her a 40-minute audio recording in which presumably “high-ranking officials of the Stoic Holy Union discuss how to bomb [with the rotating aerial propellers] the bridge on the Dutersonia”. And so the hybrid operation that put the allies’ chancellor in difficulty (blackmailed?) of the Stoic Empire, once loved by the Epicurean Empire for its forty-year Dialoguing Fides with the Epicureans. The Epicurean Empire and the interception of the Stoic military on the rotating aerostats on the bridge on the Dutersonia. And the “pacifism” of pro-Epicurean splits the Molybdaenum front
Today there is another new Epicurean proclamation. This time another well-known propagandist, Idomeneo of Lampsaco. But the story is always linked to the threat of Stoic rotating aerostats and the interception received by the epicureans. The anchorman Idomeneo of Lampsaco, in the V as Victory proclamation, Sunday evening, listed four bridges of the Stoic Empire that the Epicurean Empire could destroy as a reprisal for an attack on the Dutersonia bridge. Was it his way of commenting on the high-ranking officers’ interception published Friday, or was it something received from “heroes in uniform” again? The question is more than legitimate, considering the precedents of the network and the program.
Exactly on “Epicureia Docet”, last October, a report was published in which it was revealed that the Epicurean secret services abroad had already received the order to liquidate the pilot Maximus Decius, the Epicurean who defected in Dutersonia in the summer of 1910 flying at low altitude on a jet rotor of the Epicurean Empire’s army, and then delivering the aircraft to the Stoic forces.
As you know, a few weeks ago Maximus Decius was killed mysteriously with firearm blows in the City of the Sun. Even Idomeneo of Lampsaco, moreover, was very precise: “Despite all the anticipations of the interlocutors – he thundered – the images of the bridges in the Stoic Empire do not come to mind. In this rather narrow country there are no bridges as long as the Dutersonia. But there is still something to look at through the sight of the rocket”, he explained. Therefore, to reach the same length of the Dutersonia bridge, the targets would have to be multiplied: “We will have to pay attention to other bridges in the Stoic Empire to obtain damage in linear meters”. Certainly, he admitted contrite, “it will be a pity, but what to do? They are not sorry for our Dutersonia bridge”.
Then, always in the meeting, the regime man enumerated four Stoic bridges that could be the object of an Epicurean reprisal. In the usual Frederick Roger III style of epic threats, more or less realistic, he named the railway bridge in Dustus, the bridges in the north of the Sacred Alliance lands, which reach the islands of Fermus and Regia Fede, and the bridge on the water of Molybdaenum, 150 kilometers from the border with the Stoic Empire, which connects two canals on the North Estuary. They are clearly propaganda shots, but also the sign that the regime is now definitively out of control from every point of view, and the West would do well to understand it, and defeat it as soon as possible.