S. A. LABORATORIO BIOCHIMICO PRODOTTI
ITALFARMACO
Viale Abruzzi, 20 – MILANO – Telefono 21-691
Coadiuvante
polmonare
Potenziatore
della difesa
organica
nelle forme
infettive
Antiemorragico
Antianemico
Coadiuvante
nella gravi-
danza e nel-
l’allattamento
Acne giovanile
ASCORBIN-CALCIUM
TERAPIA CALCIO ASCORBINICA
Retro
NUOVA TERAPIA DI ASSOCIAZIONE: VITAMINA C + CALCIO
“ASCORBIN-CALCIUM,,
COADIUVANTE POLMONARE – POTENZIATORE DELLA DIFESA. ORGANICA
NELLE FORME INFETTIVE – ANTIEMORRAGICO – ANTIANEMICO
L’ASCORBIN-CALCIUM ITALFARMACO, associazione di Vitamina C + Ca, vuole
sommare le varie attività terapeutiche dell’acido ascorbico, a cui oggi si riconosce
diretta influenza sull’intero metabolismo organico, con le note azioni vagotoniche,
antiemorragiche, antianemiche, antitossiche del calcio, sì che l’azione della Vita-
mina C venga ad essere potenziata dall’apporto di un elemento riconosciuto
indispensabile per la vita dell’organismo e che spesso agisce, pur attraverso meccanismi
diversi, parallelamente alla Vitamina C.[2]
Il complesso Vitamina C + Calcio è completato ‘dalla presenza del magnesio,
che se pure presenta nell’organismo un metabolismo parallelo a quello del Ca,
può per le sue particolari attività agire come equilibrante.
L’ASCORBIN-CALCIUM si prepara in fiale da cc. 10 per uso endovenoso, in
fiale da cc. 5 per uso intramuscolare ed in fiale da cc. 2 per uso intramuscolare
(per bambini e ragazzi), che si completano al momento dell’uso aspirando nella
stessa siringa. la fiala chiara (Calcium) e la fiala scura (Ascorbin)
INDICAZIONI: Coadiuvante polmonare – Stati pretubercolari e di ipovitaminosi – Emorragie – Dia-
tesi emorragiche – Emofilia – Trombopenia – Anemia ipocromica – Fratture ossee – Carie dentaria – Pior-
rea alveolare – Malattie infettive (polmonite, difterite, tifo, pertosse, ecc.) – Affezioni croniche del tubo
gastro-intestinale – Coadiuvante nella gravidanza e nell’ allattamento.
AVVERTENZA. — | Sigg. Medici sono pregati di controllare che ogni scatola di.
ASCORBIN-CALCIUM sia del tipo in 2 fiale (una di calcio e l’altra di Vitamina C)
da unire all’atto dell’iniezione e che porti la SERIE LV. Le scatole portanti altre
Serie, anche se campioni, vanno restituite alla Ditta per un controllo atto ad accer-
tare un’eventuale sofisticazione del prodotto. Date le difficoltà di rifornimento di
materie prime e di produzione di esse per motivi inerenti allo stato di guerra, si
raccomanda di richiedere campioni se veramente indispensabili che verranno spe-
diti in ordine cronologico compatibilmente alle disponibilità.
S. A. LABORATORIO BIOCHIMICO PRODOTTI
ITALFARMACO[1]
Viale Abruzzi; 20 – MILANO – Telefono 211-691
Stampa propagandistica tassa pagata – Autorizzazione N. 509 – 9.2.42 XX A. Berinzaghi – Milano
Della Direzione Prov, Postale di MILANO
Guli Dr.Comm.Giuseppe[3]
Medico Chirurgo
Via Giacomo Corradi 5
ROMA
Note
[1] Italfarmaco SpA è un’azienda italiana che opera nel settore farmaceutico e in quello chimico. È stata fondata da Gastone De Santis nel 1938 con sede a Milano.
È presente nel mercato dei farmaci cardiovascolari, immuno-oncologici, ginecologici, dermatologici, ortopedici e neurologici.(fonte)
[2] La vitamina C, detta anche acido ascorbico, è il γ-lattone della forma enolica dell’acido α-chetogulonico (10a); essa fu isolata e cristallizzata tra il 1928 e il 1932 da A. Szent-Györgyi in Ungheria e da C. G. King e W. A. Waugh negli Stati Uniti.
Il carattere acido della vitamina C deriva dalla dissociabilità di un protone dal gruppo idrossilico in C-3; la sua struttura dienolica la rende facilmente e reversibilmente ossidabile ad acido deidroascorbico (10b), che in ambiente alcalino subisce l’idrolisi dell’anello lattonico trasformandosi in acido dichetogulonico (10c). L’acido ascorbico è dotato di un forte potere riducente, cui si può attribuire gran parte delle sue peculiari proprietà biologiche.(fonte)
[3]
Giuseppe Gulì (Palermo 21 aprile 1859 – Roma 5 dicembre 1941) Laureato in medicina, entrò nelle biblioteche pubbliche governative come alunno assistente nel maggio 1878, alla Biblioteca nazionale di Palermo. Nel novembre 1879 fu nominato assistente di 4ª classe e destinato alla Biblioteca universitaria di Padova, ma già nel giugno di quell’anno era stato comandato da Palermo alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II di Roma.
Dopo questo periodo di comando raggiunse la sede di Padova, a quanto sembra, e fu poi, nell’estate 1882, promosso assistente di 3ª classe e trasferito alla Biblioteca nazionale di Firenze.
Verso la fine del 1887 fu trasferito alla Biblioteca nazionale di Roma, dove prestò servizio per parecchi anni, e fin dal principio gli fu conferito l’incarico di attendere alla compilazione del «Bollettino delle opere moderne straniere acquistate dalle biblioteche pubbliche governative del Regno d’Italia», impresa alla quale si affezionò tanto da continuare ad averne cura anche quando ormai non era più in servizio nella Biblioteca. Tutti i volumi di quell’opera, eccetto i due primi del 1886 e 1887, fino a quello edito nel 1925, recano la sua paternità.
Con la riforma delle carriere fu nominato sottobibliotecario di 2ª classe dal gennaio 1886 e poi di 1ª classe dal dicembre 1897. Superato nel 1904 l’esame di abilitazione all’ufficio di bibliotecario, nel dicembre 1909 fu effettivamente promosso al grado di bibliotecario e ne percorse tutte le classi, fino alla prima, attribuitagli nell’agosto 1928.
Nel 1914 fu trasferito per breve tempo alla Biblioteca universitaria di Bologna, rientrando quindi alla Biblioteca nazionale di Roma.
Nel settembre 1925 fu incaricato di dirigere la Biblioteca nazionale di Palermo (1925-1927), con l’annessa Soprintendenza bibliografica per la Sicilia.
Nel marzo 1927 tornò nella capitale per assumere la direzione della Biblioteca universitaria Alessandrina, a cui era unito l’incarico di soprintendente bibliografico per l’Abruzzo e il Molise. Fu collocato a riposo, per limiti d’età, con il 1º luglio 1933.
Membro del Comitato promotore dell’Associazione italiana biblioteche, ne fu socio dalla fondazione (1930).
Autore Giorgio De Gregori(fonte)
Arturo Di Cesare. Giuseppe Gulì. «Accademie e biblioteche d’Italia», 16 (1941/42), n. 2, p. 142-144.
Giorgio De Gregori – Simonetta Buttò. Per una storia dei bibliotecari italiani del XX secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990. Roma: Associazione italiana biblioteche, 1999, p. 107-108 (voce di Giorgio De Gregori).
Enzo Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di Roberto Alciati. [Montevarchi]: Accademia valdarnese del Poggio, 2009, p. 251-252.
Simona Inserra. Giuseppe Gulì. In: Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici (1919-1972). Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 362-363.
Il dott Giuseppe Gulì, è il padre di Beatrice Gulì. Risulta nell’ELENCO DEGLI APPROVATI alla FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA, nell’esame di Licenza durante le sessioni dell’anno 1881- Annuario della R. Università degli Studi di Padova per l’anno scolastico 1881-82(fonte)