Ministero della Guerra
Direzione Generale
DELLE ARMI SPECIALI
Divisione Tecnica d’Artiglieria
Sezione Personale
N° 904
Risposta al foglio
del N°
Oggetto
Trasferto a Colonnello nell’artiglieria
Al Sig. Cav. Lorenzo Tallone Colonnello d’artigla
effettivo
Torino
N° 1
Torino il agosto 1860
Trasmetto a V. S. il sunto di sovrano decreto con cui ella è trasferto colonnello nell’Arma d’Artiglieria colla paga e coi vantaggi pel di Lei grado stabiliti dai R. Decreti 25 Marzo 1852, e 15 Marzo ultimo scorso a far tempo dal 1° Luglio 1860.
Il Ministro
M. Fanti
N.B. Indicare nella Risposta la Divisione e la Sezione; la Data e il Numero del presente.
13 marzo 1860: istituzione del corso suppletivo alla R.M.A. presso la Scuola Militare di Cavalleria a Pinerolo; riapertura del corso suppletivo a Ivrea di cui al decreto precedente per la sola fanteria, limitazione della R.M.A. alla preparazione degli Ufficiali delle Armi speciali;
(da Accademia Militare, La storia dal 1678 ad oggi, Rivista Militare).
Fonte
Il 4 maggio 1861 il Ministro della guerra Fanti firmò il decreto ministeriale che trasformò l’Armata Sarda, che aveva già assorbito gli altri eserciti degli Stati pre-unitari, nel Regio Esercito Italiano. Sotto il profilo dell’organizzazione ministeriale, con il r.d. 18 agosto 1861, n. 188, fu istituita la Direzione generale delle leve, bassa forza e matricola del Ministero della guerra; con il r.d. 7 luglio 1861 si soppresse la Direzione generale per gli affari della guerra in Napoli; soprattutto, con il r.d. 20 febbraio 1862, n. 477, si provvide a riordinare il Ministero della guerra, in sostituzione del precedente r.d. 9 maggio 1860, strutturandolo in un Segretariato generale e in cinque direzioni generali: armi di fanteria e cavalleria; armi speciali; leve, bassa forza e matricola; servizi amministrativi; contabilità. Per un organico complessivo di 468 dipendenti.
Fonte: L’ORGANIZZAZIONE DELLO STATO UNITARIO di Aldo Sandulli e Giulio Vesprini,
Nel 1850 Manfredo Fanti diviene suddito sardo e nel 1855 ottiene il comando della seconda brigata provvisoria nella spedizione piemontese alla guerra di Crimea.
Quando Manfredo Fanti firma il documento in calce è Ministro della Guerra che contempla la direzione generale delle armi speciali. L’esperienza che l’Armata Sarda aveva fatto pochi anni prima nella Guerra d’Oriente (di Crimea) si era dimostrata cruciale per lo sviluppo e l’impiego delle armi speciali. Una guerra per la prima volta all’insegna della mobilitazione generale delle grandi potenze che necessariamente richiedeva una modernizzazione degli apparati bellici, con la nascita di corpi speciali, con l’introduzione dei primi reparti di ricognizione aerea e con il potenziamento dell’artiglieria. L’utilizzo di vascelli a vapore, corazzati da piastre di ferro risultato della nuova tecnica siderurgia. L’impiego di cannoni a canna rigata con una gittata tre volte superiore a quella dei russi e l’utilizzo del telegrafo per le comunicazioni.