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Elezione Politica a Fabbrico, 1921

    Elezione Politica a Fabbrico, 1921
    Elezione Politica a Fabbrico, 1921

    COMUNE DI FABBRICO[1]
    Elezioni Politiche dell’Anno 1921
    IL SINDACO

    certifica che Bellesia Luigi Fu Cav.
    Francesco

    è iscritto nella lista elettorale politica della Sezione n. 714
    del Collegio Elettorale Politico di Parma, Modena, Piacenza e
    Reggio-Emilia, con Capoluogo in Parma, al n. 42 oppure
    al n. … dei fogli susseguenti della lista stessa che com-
    prendono gli emigranti.

    Il presente certificato serve per prender parte alla votazione per l’elezione dei
    19 deputati del Collegio che avrà luogo Domenica 15 Maggio 1921.
    La riunione degli elettori avverrà nel locale sito in

    Fabbrico – Palazzo Municipale, piano terra
    e le operazioni elettorali cominceranno alle ore sette.
    Fabbrico, li 11 Aprile 1921.

    IL SINDACO
    O. SBERVEGLIERI[2].

    Bollo del Comune
    COMUNE DI FABBRICO

    AVVERTENZE. Non possono essere ammessi nella sala delle elezioni se non gli
    elettori che presentino ogni volta il certificato d’iscrizione alla sezione rispettiva. Essi
    non possono entrare armati nella sala delle elezioni (art. 63). Non può essere ammesso ad
    entrare nell’aula ove siede l’ufficio centrale l’elettore che non presenti ogni volta il cer-
    tificato d’iscrizione nella lista del collegio. Nessun elettore può entrare armato (art. 85).


    Note

    [1] Fabbrico. Il comune, situato nella pianura Padana, dista 27 km da Reggio Emilia. Il territorio comunale è formato, oltre che dal capoluogo, dalle località di Ponte Bisciolino, Rifugio, Quattro Formagge, San Genesio per un totale di 23 chilometri quadrati. Fabbrico confina a nord col comune di Reggiolo, ad est col comune di Rolo e con quello modenese di Carpi, a sud con quello di Rio Saliceto e ad ovest con Campagnola Emilia.(fonte)

    Il 28 marzo 1921 a Fabbrico avvengono manifestazioni di violenza contro le cose. Devastazione di sedi antifasciste. I fascisti fanno irruzione nella cooperativa. Vengono gettati dalla finestra registri, carte e giornali che vengono poi bruciati.(fonte)

    A Fabbrico, il fascismo ha origine simbolica poiché è il paese natale di Ottavio Corgini, segretario della Camera dell’Agricoltura, l’associazione agraria principale che finanzia lo squadrismo reggiano.

    Uno dei primi atti concreti del fascismo nel paese è un assalto avvenuto il 28 marzo 1921, quando sei squadristi di Carpi attaccarono la Cooperativa di consumo e l’Ufficio di collocamento di Classe di Fabbrico, distruggendo registri e mobili lungo via Roma. Pochi giorni dopo, il 31 marzo 1921, venne firmato un accordo tra socialisti e fascisti al caffè Garibaldi in piazza a Fabbrico, al fine di garantirsi reciprocamente il pieno rispetto della libertà di pensiero, parola, riunione e associazione.

    Meno di un mese dopo l’accordo, il 19 aprile 1921, i fascisti locali, con il supporto di altri Fasci di combattimento della zona, in particolare da Carpi, costrinsero le dimissioni della giunta comunale. In quella giornata, [2]il sindaco Onesto Sberveglieri e l’assessore Erminio Lugli furono bastonati, mentre si verificarono diverse violenze e devastazioni dei locali del socialismo fabbricese. Il sindaco non motivò le sue dimissioni, dichiarando che “sarebbe superfluo indicarne i motivi”.

    Dal mese di aprile 1921, il neonato Fascio di combattimento di Fabbrico assunse il pieno controllo del territorio, con un presidio squadrista permanente che collaborava con le forze dell’ordine, effettuando veri e propri pattugliamenti per mantenere l’ordine pubblico. Attraverso violenze e persecuzioni mirate, i fascisti presero il controllo della vita sociale e politica del paese, seminando terrore. Molti individui furono sorvegliati, perseguitati per la loro attività politica e costretti a fuggire. Altri, invece, decisero di organizzare una resistenza attiva in collaborazione con compagni provenienti dai paesi vicini. Umberto Degoli, Ampelio Zeni, Armando Bellesia e molti altri furono protagonisti di questo impegno.

    Tra la primavera e l’autunno del 1921, a Fabbrico si tennero diversi incontri di propaganda comunista e si discusse la possibilità di aderire agli Arditi del Popolo, la prima formazione armata antifascista politicamente eterogenea. Questi incontri si svolsero principalmente a casa Degoli in via Cascina e in una casa colonica nei dintorni di via Selvatiche.(fonte)