FEDERAZIONE NAZIONALE VOLONTARI GARIBALDINI
SEDE CENTRALE
ROMA
N. 447
Roma 23 Febbraio 1935 XIII
Ill.mo Sig. Podestà
MOLFETTA
Per uso dell’Archivio storico di questa Federazione,
La preghiamo di volerci trasmettere la data di morte del
Garibaldino:
COLUCCI VINCENZO = fu Giuseppe = Via Dogana Vecchia, 23
Le saremo grati di voler provvedere perché tale
notizia ci venga comunicata dall’Ufficio Anagrafe.
In attesa La preghiamo gradire i nostri più cordiali saluti
IL PRESIDENTE
(ON. GEN. EZIO GARIBALDI)
Timbro FEDERAZIONE NAZ. VOLONTARI GARIBALDINI ROMA
Timbro COMUNE di MOLFETTA
N° 04412 27.II. 35
CAT. /2 CLASS. 1 FASC. sigla
N. 447
Spett. Federazione Nazionale Volontari Garibaldini
Roma
Via Condotti 9
Ci pregiamo comunicare che il veterano Garibaldino
che le ricerche fatte in questi registri dei morti dal 1860
al 1934, il veterano Garibaldino – Colucci Vincenzo –
non risultaè deceduto in questo Comune il giorno
del mese 28 – Febbraio 1935 a XIII
Con osservanza
Timbro CITTÀ DI MOLFETTA * UFFICIO DI STATO CIVILE
IL POTESTÀ
firmato
Note
Ezio Garibaldi
Ultimo figlio maschio di Ricciotti Garibaldi (1847-1924) e dell’inglese Harriet Constance Hopcraft (1853-1941) – prima di lui erano nati Rosa, Italia, Giuseppe, Ricciotti, Menotti, Sante e Bruno, Costante, dopo di lui Giuseppina –, nacque a Riofreddo, località situata a una sessantina di chilometri da Roma. Nel 1911 si iscrisse all’istituto industriale di Fermo, interrompendo gli studi per raggiungere la Legione garibaldina in Grecia nel 1912.
Ezio Garibaldi fu eletto deputato nel listone fascista nel 1929 e rieletto nel 1934.[9] Presidente della FNVG (Federazione Nazionale Volontari Garibaldini), aderì ufficialmente al Partito Nazionale Fascista, rompendo le relazioni con suo fratello Sante, emigrato in Francia, che aveva costituito alcune associazioni garibaldine di ispirazione antifascista nel paese transalpino. Subito dopo l’inizio della seconda guerra mondiale Ezio Garibaldi sostenne vigorosamente i Gruppi d’Azione Nizzarda (G.A.N.), fautori della riunificazione di Nizza al Regno d’Italia.
Fonte: wikipedia.org