Ill/mo Signore
Gen, EZIO GARIBALDI
Delegato straordinario dell’Associazione fra i veterani Garibaldini
ROMA
Il sottoscritto Garibaldino Bramanti Ottavio, di anni ottantuno (81)
residente a Pietrasanta , in seguito alle ultime disposizioni del Go-
verno Nazionale , tenuto conto della sua condizione economica, domanda:
1°= che in luogo del ricovero a Gaeta[1], o in altro istituto , gli sia pas-
sato un assegno mensile adeguato.
Non è in grado di allontanarsi dal paese nativo ove ha sempre vissu-
to e ove desidera essere sepolto.
2°= quando ciò non sia assolutamente possibile, per mancanza di spe-
ciali disposizioni o di mezzi , chie un sussidio fisso annuo quanto que-
sto sia almeno del massimo di L. 480 , – o piuttosto un sussidio tempo-
raneo o massimo quando l’altro non avesse a raggiungere la detta cifra.
Dichiara
a) di non essere ricoverato in Ospizi o Pensionati ,Istituti ,fra Muti-
lati e veterani ,né in altro Istituto qualsiasi ,
b) che manca assolutamente di aiuti familiari ,o di altro ,o di assegni
o sussidi di Comuni Enti o Istituti .
c) che infine è assolutamente povero e inabila al lavoro
Unisce un certificato del Podestà comprovante le espresse circostanze
e saluta rispettosamente in attesa della più favorevoli disposizioni .
Pietrasanta 1 Novembre 1827
Croce di X Timbro MUNICIPIO DI PIETRASANTA ° SEGRETERIA
Bramanti Mario paralizzato
Dinelli Ettore scrive
Santini Angiolo Testa
Note a matita blu RR CC 21 11 27 non socio
sul retro a matita firma E Dinelli
COMUNE DI PIETRASANTA
IL SINDACO CERTIFICA
che in Garibaldino Bramanti Otavio di anni 81
residente in questo Comune, non è ricoverato in o-
spizio o Pensionati, Istituti fra Veterani e Muti-
lati o in altri Istituti qualsiasi; che manca as-
solutamente di aiuti familiari o di altro, o di as-
segni o sussidi di Comuni, Enti o Istituti: che
non gode di entrate particolari o familiari, che
è assolutamente povero e inabile al lavoro e che
infine è costituito in assoluto stato di povertà.
in fede
Rilasciato senza formali ta di bollo per poverta
del suddetto Garibaldino.
Pietrasanta 2 Novembre 1927 (anno VI)
Timbro COMUNE DI PIETRASANTA – UFFICIO ANAGRAFE
Il Podestà
Fratterni
DOMANDA DI AMMISSIONE A SOCIO EFETTIVO
Alla Spettabile
Federazione Nazionale Italiana fra Veterani Garibaldini
Sede Centrale – Piazza dell’Esedra, 10 – Roma (22)
Io sottoscritto, Legionario Garibaldino, Bramanti Ottavio
figlio di fu Cesare nato il 13 Luglio 1843 a Pietrasanta
(Provincia di Lucca) di professione Scalpellino
avendo fatte le Campagne di Guerra nel Napoletano nel 1860 e per l’Indipendenza Un. tà Italia nel 1866
con il grado di
a tenore delle decisioni adottate per l’ammissione alla Federazione Nazionale Italiana fra Vete-
rano Garibaldini, e presa esatta cognizione dello Statuto che regge la Federazione, domando di
essere inscritto come Socio.
Mi obbligo di pagare puntualmente e anticipatamente la quota annuale di lire cinque.
A richiesta fornirò prove delle Campagne di guerra fatte.
Invierò una fotografia adatta per tessera, firmata in modo visibile sotto la figura.
Dichiaro pure di sottopormi alle disposizioni tutte dello Statuto ed a quelle che potran-
no essere emanate dagli organi Direttivi della Federazione.
Pietrasanta addi 24 Novembre 1927
FIRMA DEL DICHIARANTE
X Bramanti Ottavio
domiciliato a Pietrasanta (Provincia di Lucca)
Via N.
N. …..di iscrizione
Ammesso socio con deliberazione del Consiglio Direttivo il giorno …..
IL COMITATO DEI CENSORI…..
IL PRESIDENTE
Note a matita blu 1966
Visto sigla Il Podestà
Moriglioni
Timbro MUNICIPIO DI PIETRASANTA
NOTIZIE (Parte da ritornare alla FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA FRA VETERANI GARIBALDINI)
Nome, Cognome e paternità BRAMANTI OTTAVIO fu Cesare
Data e luogo di nascita 13 Luglio 1843 a Pietrasanta
È ammogliato? sì
La Moglie a redditi propri o cosa fa? no
Ha Figli? no
Nome – Indirizzo
e professione dei figli
….
Quali dei figli e in quale misura contribuiscono al mantenimento del Padre? //
Il Veterano è reduce dell’Esercito o Garibaldino? Garibaldino
A quali campagne ha partecipato? 60[2] e 66[3]
Ha riportato ferite od è Mutilato? no
Ricompense al valore no
Ha la pensione dei Veterani? Si L. 60 al mese N° 218854 del libretto
Percepisce altre pensioni? no
Quali? no
Condizioni finanziarie e informazioni morali del Veterano Misere di buona condotta
in genere
Il veterano desidera essere ritirato in un Pensionato? no
Pietrasanta li 27 Novembre 1927
Il Comandante la Stazione
E….. Luigi (?)
COMUNE DI PIETRASANTA
PROVINCIA DI LUCCA
UFFICIO DI STATO CIVILE
CERTIFICATO DI MORTE
N. 36 del registro Atti di Morte dell’anno 1928 Parte I
L’Ufficiale dello Stato Civile certifica
che dai registri dello Stato Civile di questo Comune risulta che nel giorno
Ventitrè del mese di Marzo dell’anno
mille novecentoventotto
in Pietrasanta è morto Bramanti Ottavio
figlio di fu Cesare e di fu Bertini Carlotta
di condizione pensionato di anni 84 di Stato
Civile coniugato a Mancini Teresa
Rilasciato il presente certificato senza formalità di bollo per uso di
beneficenza
Pietrasanta, li 3 Gennaio 1930 (Anno VIII)
L’Ufficiale
G M…..
Timbro COMUNE DI PIETRASANTA STATO CIVILE
TIP. BACCI PIETRASANTA
Note
[1] Ricovero di Gaeta
RELAZIONE e REGIO DECRETO 21 settembre 1933, n. 1232.
4° prelevazione dal fondo di riserva per le spese impreviste
dell’esercizio finanziario 1933.34.
Relazione di S. E. il Ministro Segretario di Stato per le
finanze a Sua Maestà il Re, in udienza del 21 settembre
1933-XI, sul decreto che autorizza una 4a prelevazione dal
fondo di riserva per le spese impreviste dell’esercizio finan-
ziario 1933-31.
MAESTA !
Per corrispondere, anche nel corrente esercizio finanziario, alla
Casa di ricovero dei garibaldini di Gaeta, l’annua sovvenzione di
L. 50.000, si rende necessario autorizzare la -relativa assegnazione
al bilancio del Ministero delle finanze.
In relazione a quanto dispongono le vigenti norme sulla con-
tabilità generale dello Stato, l’indicata somma viene prelevata dal
fondo di riserva per le spese impreviste come dal decreto che ho
l’onore di sottoporre all’Augusta sanzione della Maestà Vostra.
VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D’ITALIA
Visto l’art. 42 del R. decreto 18 novembre 1923, n. 2440,
sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità ge-
nerale dello Stato;
Ritenuto che sul fondo di riserva per lo spese imprevi-
ste dell’esercizio 11nanziario 1933-34 sono disponibili lire
39.623.000 ;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per
le finanze;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Articolo unico.
Dal fondo di riserva per le spese impreviste inscritto al
capitolo n. 240 dello stato di previsione della spesa del Mi-
nistero delle finanze per l’esercizio finanziario 1933-1934, è
autorizzata una 4a prelevazione nella somma di L. 50.000 da
assegnare al capitolo n. 385 (aggiunto, in conto competenza) :
« Sovvenzione per la Casa di ricovero dei garibaldini in
Gaeta », dello stato di previsione medesimo.
Questo decreto sarà presentato al Parlamento per la sua
convalidazione, restando il Ministro proponente autorizzato
alla presentazione del relativo disegno di legge.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello
Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei
decreti del Regno d’Italia, mandando a chiunque spetti di
osservarlo e di farlo osservare.
Dato a San Rossore, addì 21 settembre 1933 – Anno XI
VITTORIO EMANUELE
Jung.
Visto, il Guardasigilli : DE FRANCISCI.
Registrato alla Corte del conti, addi 27 settembre 1933 – Anno XI
Atti del Governo, registro 336, foglio 145. – MANCINI. (fonte)
[2] 1860
Dopo l’armistizio di Villafranca, la maggior parte dei volontari si congedò; il Ministero allora con un decreto del 6 settembre ordinò lo scioglimento del Corpo e la formazione di una Brigata Cacciatori delle Alpi, costituita l’11 ottobre con il 1º Reggimento (dai soppressi 2º e 5º Reggimento, e le 4 compagnie di bersaglieri) a Como ed il 2º Reggimento (con i soppressi 1º, 3º e 4º reggimento e parte del battaglione adolescenti) a Bergamo. Il 14 maggio 1860 la Brigata Cacciatori delle Alpi ebbe poi nome di Brigata Alpi, reggimenti 51º e 52º del Regio Esercito, posta al comando del maggior generale Luigi Bianchis di Pomaretto. Il 51º e 52º furono integrati con la truppa (metà a testa) del battaglione Valtellinese sciolto solo il 20 maggio 1860. Stesso destino ebbero il 30 novembre 1859 artiglieria, genio, ambulanza e treno. Nel novembre vennero licenziate le guide a cavallo, andate con Garibaldi a Bologna. Il battaglione adolescenti, passati al 2º reggimento i giovani di età superiore ai 17 anni, andò con i rimanenti a Biella.
Venne il 9 febbraio 1860 considerato succursale del battaglione figli dei militari e fu sciolto il 1º gennaio 1861.Nel 1860 i veterani Cacciatori ed i loro ufficiali avrebbero fornito il nerbo delle camicie rosse alla spedizione dei mille. (fonte)
[3] 1866
La Terza guerra d’indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno d’Italia contro l’Impero austriaco dal 20 giugno 1866 al 12 agosto 1866. Appartiene alla più ampia guerra austro-prussiana della quale rappresentò il fronte meridionale. Ebbe origine dalla necessità dell’Italia di affiancare la Prussia nel tentativo comune di eliminare l’influenza dell’Austria sulle rispettive nazioni. Dopo l’attacco della Prussia all’Austria del 15 giugno 1866, così come previsto dal trattato di alleanza italo-prussiana dell’aprile 1866, l’Italia dichiarò guerra all’Austria. Passato il confine, una parte dell’esercito italiano comandata da Alfonso La Marmora fu però sconfitta nella battaglia di Custoza. Né tale insuccesso fu bilanciato dagli eventi successivi, poiché ad esso seguì per l’Italia un’altra sconfitta nella battaglia navale di Lissa. Fu invece una vittoria italiana la contestuale avanzata di Giuseppe Garibaldi nel Trentino, culminata nella battaglia di Bezzecca. (fonte)
Ezio Garibaldi
Ultimo figlio maschio di Ricciotti Garibaldi (1847-1924) e dell’inglese Harriet Constance Hopcraft (1853-1941) – prima di lui erano nati Rosa, Italia, Giuseppe, Ricciotti, Menotti, Sante e Bruno, Costante, dopo di lui Giuseppina –, nacque a Riofreddo, località situata a una sessantina di chilometri da Roma. Nel 1911 si iscrisse all’istituto industriale di Fermo, interrompendo gli studi per raggiungere la Legione garibaldina in Grecia nel 1912.
Ezio Garibaldi fu eletto deputato nel listone fascista nel 1929 e rieletto nel 1934.[9] Presidente della FNVG (Federazione Nazionale Volontari Garibaldini), aderì ufficialmente al Partito Nazionale Fascista, rompendo le relazioni con suo fratello Sante, emigrato in Francia, che aveva costituito alcune associazioni garibaldine di ispirazione antifascista nel paese transalpino. Subito dopo l’inizio della seconda guerra mondiale Ezio Garibaldi sostenne vigorosamente i Gruppi d’Azione Nizzarda (G.A.N.), fautori della riunificazione di Nizza al Regno d’Italia.
Fonte: wikipedia.org