Retro
al Motociclista
Teofili Bellidolo[1]
9° Reggimento Pesante[2]
9° Reggimento Batteria
Senosecchia (Prov. Trieste)[3]
fatelo così che se no mi
puniscono, perché una lettera
di un mio amico non c’era
(9 batteria) mi volevano mettere dentro
l’indirizzo
Ai miei
cari genitori con
affetto sincero
Mario
Canale (6 annale ?) 27 – 7 1932
MISURE 13,8×9 cm
COPYRIGHT Archivio Sacchini
Note
[1]Mario Teofili Bellidolo. Conferimento di onorificenze dell’ordine “Al merito della Repubblica italiana”. (GU Serie Generale n.174 del 26-07-1988 – Suppl. Ordinario n. 67). Con Decreti del Presidente della Repubblica, nel art. 1(parte 3), viene conferito il titolo di Cavaliere a Mario Teofili Bellidolo. (fonte)
[2 ]9º Gruppo artiglieria pesante “Rovigo”
Nell’ottobre 1934 il 9º Reggimento Artiglieria Pesante prende il nome di 9º Reggimento Artiglieria d’Armata.
Il 1º gennaio 1935 riacquista il V Gruppo Artiglieria Pesante.
Nell’aprile 1936 vengono costituite 4 batterie da posizione:
226ª Batteria Artiglieria Pesante da Posizione
227ª Batteria Artiglieria Pesante da Posizione
246ª Batteria Artiglieria Pesante da Posizione
247ª Batteria Artiglieria Pesante da Posizione
che vennero poi subito trasferite al 2º Reggimento Artiglieria Coloniale di stanza in Libia (fonte)
[3] Senosecchia, già Senosechia, (in sloveno: Senožeče, in tedesco Senosetsch) è una frazione del comune di Divaccia, all’estremità nord-orientale del Carso sloveno.
Dopo la prima guerra mondiale, l’esercito italiano, sulla base dell’armistizio concluso il 3 novembre 1918, occupò la parte occidentale del territorio sloveno. Il confine fu definito precisamente il 12 novembre 1920 dal Trattato di Rapallo. Il distretto politico di Postumia, che comprendeva Senožeče, a quel tempo passò sotto lo stato italiano. L’intero territorio annesso formava un’unità politica e amministrativa comune chiamata Julijska Krajina, che era sotto la giurisdizione del Commissario Generale Civile di Trieste.
L’ex assemblea provinciale e il comitato stesso hanno cessato di funzionare, sebbene non siano stati banditi. In loro sostituzione, nell’agosto 1921, il governo italiano nominò i comitati provinciali straordinari per l’Istria e la Goriška-Gradiščanska. Prima dell’annessione all’Italia, gli ex comuni operavano sul territorio sloveno, compreso il comune di Senožeče con 916 abitanti. Inizialmente i sindaci rimasero a capo dei comuni eletti sotto il dominio austriaco, ma ben presto le autorità italiane iniziarono a sostituirli con commissari comunali civili. Alla fine del 1922 il territorio giuliano era diviso in tre province. Senožeče apparteneva alla regione di Trieste.
Importanti cambiamenti avvennero nel 1927 e nel 1928, quando i comuni furono accorpati. Il consolidamento del comune di Senožeče non lo ha influenzato. Apparteneva alla regione di Trža e comprendeva gli ex comuni di Senožeče, Dolenja vas, Laže, Senadol, Gabrče e Potoče e contava 1.371 abitanti. (fonte)
Nel gennaio del 1936 a Senosecchia era stato arrestato e portato nel carcere di Trieste un trentaduenne sloveno. Mentre stava lavorando nel bosco assieme a un Italiano, aveva criticato la decisione del padre di quest’ultimo di andare a lavorare nell’Africa orientale. L’italiano lo aveva denunciato alla polizia, che ben presto lo aveva arrestato. L’articolista supponeva che il destino di quest’uomo fosse di comparire dinanzi alla commissione per il confino.
DaviD OrlOvić, La guerra d’Etiopia e gli slavi della Venezia Giulia, Quaderni, volume XXV, 2014, pp.177-220 (fonte)