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Roma. Torre dei Borgia. 1890 ca

    Torre dei Borgia, Roma. 1890 ca

    Edizione inalterabile.
    ROMA – Torre dei Borgia.
    664a.


    Data: 1890 c.a

    Autore: Edizione inalterabile[1].

    Soggetto: Roma – Torre dei Borgia[2]

    B/N Colore: Seppia

    Dimensioni: 24,5 x 19 cm (supporto primario)

    Materiale: cartoncino

    Tecnica:  al bromuro argento stampata in  positivo

    © Archivio Sacchini


    Note

    La foto proviene dalla collezione di Enrico D’Ancona e fu realizzata dalla Edizione Inalterabile di Firenze. Carlo Brogi, uno dei promotori della Società Fotografica Italiana, commercializzò stampe fotografiche di paesaggi e opere d’arte italiane sotto il marchio Edizione Inalterabile. L’attività cessò intorno al 1950.(fonte)
    Enrico D’Ancona (1901-1982), marito di Beatrice Gulì, era figlio di Antonio D’Ancona, fondatore dell’Atelier Antonio D’Ancona a Fiume (Rijeka), situato presso l’AntikvariJat Mali Neboder in Ciottina 20B, Croazia, attivo già intorno al 1900.

    Antonio D’Ancona, fotografo di Fiume nell’Impero austro-ungarico, operò dal 1890 ed è menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume). Il suo studio si trovava in Piazza Andrassy, come testimoniato da fotografie del 1904 conservate in album di famiglia locale (Coll. H. Conighi).(fonte)

    [1] Edizione Inalterabile. Firenze. Carlo Brogi, uno dei promotori della Società Fotografica Italiana che commercializzò sotto il marchio   Edizione Inalterabile stampe fotografiche di paesaggi e opere d’arte italiane. L”attività cessò nel 1950 circa.(fonte)

    [2] La Torre dei Borgia a piazza San Pietro in Vincoli, Rione Monti,  Roma, oggi è il campanile della Chiesa di San Francesco di Paola,
     a questa torre venne aggiunta sulla sommità una cella campanaria. La torre venne eretta nel XII secolo, in laterizio, a base quadrata, con sperone di rinforzo e traforata da feritoie, coronata nel XV secolo,  a beccatelli in travertino. Questa Torre, conosciuta come dei Borgia,  in realtà appartenne prima ai Cesarini, e poi ai Margani, un frammento dello stemma è visibile in alto sopra una feritoia. La Torre dei Borgia, si trova vicinissima alla torre degli Annibaldi,  di via del Fagutale. Le due Torri, essendo poste in cima a quello che un tempo era chiamato colle Fagutale, (mons Fagutalis), per via della presenza nella zona di alberi di faggio, potevano controllare tutta l’area sottostante e soprattutto l’alto lato verso la attuale via dei Frangipane. E’ probabile che la torre Borgia avesse anche una meridiana, anche se oggi appena si intravede. L’attuale sede dell’Istituto Centrale del Restauro è in parte situata nell’ex convento di San Francesco di Paola, e in parte nel vicino palazzetto dei Borgia, palazzetto che un tempo occupava  l’area di un palazzetto costruito dai Montanari ed in seguito passato ai Cesarini e in seguito ai Margani, ricordati dal frammento di uno stemma sopra una feritoia della torre. Questa torre anche se impropriamente chiamata dei Borgia, per via del palazzo abitato dai Borgia, non va confusa con la vera Torre Borgia in Vaticano. Poichè nel palazzo Borgia subentrò un convento la Torre divenne il campanile della Chiesa di San Francesco di Paola,  venne edificata una torre campanaria sopraelevata, è l’unico campanile che abbia una torre completa come base. La Torre è ben visibile da piazza San Pietro in Vincoli, ha una cortina in laterizio su tutte e 4 le facce, si nota una sola finestra sul lato meridionale.(fonte)
    Palazzo Borgia, conosciuto anche come Palazzo dei Cesarini, è un palazzo di Roma che si trova a Piazza San Francesco di Paola, nel rione Monti. Il palazzo fa parte di un complesso che fu di proprietà delle potenti famiglie Cesarini e Margani. Alla fine del XV secolo il palazzo e l’annesso vigneto passarono nelle mani di Vannozza Cattanei, la celebre amante di Rodrigo Borgia, in seguito divenuto papa Alessandro VI, e madre di quattro suoi figli, Giovanni, Cesare, Lucrezia e Goffredo. Del palazzo originario restano solo una finestra con balcone e una trifora palladiana del XVI secolo, nota come “Balcone di Vannozza”. La parte più antica di questa dimora, inglobata nel XVIII secolo nel complesso dell’ex convento della chiesa di San Francesco di Paola ai Monti, è costituita da una torre tronca a base quadrata risalente al XIII secolo, ma con mensole in travertino del XV secolo, nota come “Torre dei Borgia”. Fortezza dei Cesarini, passò poi ai Margani, che nel 1520 costruirono la finestra ad arco con balcone.
    Papa Giulio II soggiornò nel palazzo nel 1512 quando si recò dal Vaticano al Palazzo del Laterano per partecipare al V Concilio Lateranense. Nel 1571 il palazzo, passato alla famiglia Orsini, fu venduto da Giordano Orsini per 3000 scudi a Jacopo Giorgio Cesarini. Nel 1622, infine, la proprietà fu acquistata dal frate Giovanni Pizzullo, che designò come suoi eredi i frati minimi di Francesco da Paola a condizione che fondassero un collegio per gli studenti calabresi dell’ordine e una chiesa dedicata a San Francesco di Paola, la già citata chiesa di San Francesco di Paola ai Monti.
    La strada su cui si affaccia l’edificio era detta Vicus Sceleratus, legata alla oscura storia della figlia del re Servio Tullio, Tullia Minore. La facciata dell’edificio su questo lato ha conservato l’aspetto caratteristico che la legava alla tristemente nota vicenda dell’assassinio del duca Giovanni Borgia. Non vi sono prove storiche che supportino l’appartenenza dell’edificio alla famiglia Borgia, a papa Alessandro VI, o, Vannozza Cattanei e ai loro figli. Il muro del palazzo, sul lato del Vicus Sceleratus, dove si apre il piccolo tunnel ad arco, a causa del suo aspetto oscuro e della forte pendenza, conferì al luogo una reputazione di mistero e favorì intrighi e omicidi tra i membri della famiglia di papa Alessandro VI.(fonte)