Sul Piazzale
di San Giusto
sta issata
una bandiera
strapperem
la gialla e nera
pianteremo
il tricolore[1]
retro
PRO MADRI ALLATTANTI
MOGLI DEI RICHIAMATI
DEL RIONE TRASTEVERE
Sul Piazzale di San Giusto
Sta issata una bandiera
Strapperem la gialla e nera
Pianteremo il tricolore
Proprietà artistica riservata – A. Vistarini – via Ripetta. 75
Data: 1916 ca
Autore: A. Vistarini
Soggetto: Illustrazione del piazzale di San Giusto a Trieste dove alcuni Bersaglieri issano la bandiera italiana. La città è in festa.
B/N Colore: colori
Dimensioni: 14 x 9 cm (supporto primario)
Materiale: cartoncino
Tecnica: cromolitografia
© Archivio Sacchini
Note
[1] Allo scoppio della prima guerra mondiale, 128 triestini si rifiutarono di combattere sotto le bandiere austro-ungariche e, subito dopo l’entrata in guerra dell’Italia contro gli Imperi centrali, si arruolarono nel regio esercito. Fra i volontari che persero la vita nel corso del conflitto, si ricordano gli scrittori e intellettuali Scipio Slataper, Ruggero Timeus e Carlo Stuparich, fratello del più noto Giani. Particolarmente attivi sul fronte delle idee e della propaganda furono i fuoriusciti triestini in Italia e Francia, dove ebbero un ruolo di primaria importanza nella fondazione, a Roma, di un Comitato centrale di propaganda dell’Alto Adriatico (1916) e, a Parigi, dell’associazione Italia irredenta. Tutti i membri degli organi direttivi del Comitato erano triestini, ad eccezione del dalmata Alessandro Dudan. Tra 1915 e 1917 l’aviazione italiana bombardò la città in numerose occasioni, causando numerose vittime tra la popolazione civile.
Secondo una calcolo di stima, invece, i cittadini del Litorale Austriaco di lingua italiana arruolati con la divisa dell’impero austro-ungarico furono, dal 1914 al 1918, circa 50 000.
Il 4 novembre 1918 le truppe italiane entrarono a Trieste, dopo aver atteso che le truppe austriache lasciassero la città.(fonte)