DOMANDA DI AMMISSIONE A SOCIO EFFETTIVO
Alla Spett.
Federazione Nazionale Volontari Garibaldini
Sede Centrale – Piazza dell’Esedra, 10 – Roma (22)
Io sottoscritto, Legionario Garibaldino, Meneghini Pietro
figlio di fu Paolo nato il 22 Febbraio 1842 ad Arzignano
(Provincia di Vicenza) di professione Industriale
avendo fatte le Campagne di Guerra 1860 – 61 – 66
col grado di Soldato –
a tenore delle decisioni adottate per l’ammissione alla Federazione Italiana fra Vete-
rani Garibaldini, e presa esatta cognizione dello Statuto che regge la Federazione, domando di
essere inscritto come Socio.
Mi obbligo di pagare puntualmente e anticipatamente la quota annua di lire cinque.
A richiesta fornirò prova delle Campagne di guerra fatte.
Invierò una fotografia adatta per tessera, firmata in modo visibile sotto la figura.
Dichiaro pure di sottopormi alle disposizioni tutte dello Statuto ed a quelle che potran-
no essere emanate dagli organi Direttivi della Federazione.
Lonigo addì 15 Aprile 1925
FIRMA DEL DICHIARANTE
Domiciliato a Lonigo (Provincia di Vicenza)
Via Rossi, N. 229
N. …324.. di iscrizione
Ammesso socio con deliberazione del Consiglio Direttivo il giorno ………
IL COMITATO DEI CENSORI
……………. …………….
…………….
IL PRESIDENTE
Nota a matita blu 324
FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA FRA VETERANI GARIBALDINI
Sede Centrale: ROMA – Via Condotti N. 33
RISERVATA Roma, data del timbro postale
Egregio Sig. COMANDANTE la Stazione dei C.C. R.R.
LONIGO
La nostra Federazione provvede a dare sussidi e facilitazioni ai
Veterani delle guerre d’Indipendenza ed ha bisogno di coscienziose
informazioni.
Preghiamo qundi la cortesia di V. S. compiacersi assumere le notizie
qui in calce segnate in merito al Veterano MENEGHINI PIETRO
Abitante in LONIGO Via Rossi, 2
e farcele tenere con cortese sollecitudine. Desideriamo essere infor-
mati particolarmente sulle condizioni finanziarie per potervi provvedere,
eventualmente, in conseguenza.
Ringraziamo sentitamente.
L’amministratore Straordinario
Ezio Garibaldi
STAZIONE CC. RR. DI LONIGO
NOTIZIE (Parte da ritornare alla FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA FRA VETERANI GARIBALDINI) 324 N° 3235 P(?)
Nome, Cognome e paternità MENEGHINI PIETRO fu Paolo
Data e luogo di nascita 22-2-1842 ad Arzignano (Vicenza)
È ammogliato? È vedovo da circa 32 anni
La Moglie a redditi propri o cosa fa? La moglie non aveva redditi
Ha Figli? Ha 5 figli
Nome- Indirizzo
e professione dei Figli
1 Paolo (Ammogliato) domiciliato a Lonigo – bracciante
2 Laura (Maritata con figli (domiciliata a Milano) Casalinga-
3 Maria (Maritata con figli) domiciliata a Venezia- Casalinga-
4 Rosina (nubile) Convivente col padre – casalinga-
5 Bettina (nubile) Convivente col padre- Sarta.
6.
Quali dei figli e in quale misura contribuiscono al mantenimento del Padre? Dei figli che non
convivono col padre, nessuno di essi contribuisce al mantenimento dello stesso.
Il Veterano è reduce dell’Esercito o Garibaldino? Volontario Garibaldino
A quali campagne a partecipato? Ha partecipato alle Campagne del 60-61 e 66-
Ha riportato ferite od è Mutilato? Non è mutilato e non ha riportato ferite-
Ricompense al valore Due medaglie d’argento Commemorative delle campagne 60[1]-61 e 66[2]
Ha la pensione dei Veterani? Sì
Percepisce altre pensioni? Nessuna altra pensione-
Quali? –
Condizioni finanziarie e informazioni morali del Veterano È inabile a qualsiasi lavoro data la sua
avanzata età – Vive alla meglio con l’aiuto delle sue due ultime figlie con lui
conviventi – È di ottima condotta morale e politica –
Il Veterano desidera essere ritirato in un Pensionato? No –
Lonigo lì 17 – 12- 1927
Il Comandante la Stazione Timbro IL MARESCIALLO CAPO A CAVALLO
Comandante della Stazione
(Liviero Sebastiano)
Lonigo 8-9-929
A S. E. il Generale Ezio Garibaldi
Presidente Reduci Garibaldini
Fin dal giorno 9 gennaio 1929 spedii
L 13 per l’abbonamento a Camicia Rossa – ed in=
porto medaglia Federazione. La segretaria dopo
mia richiesta con una mi assicurava di
farmene quanto prima spedizione fin dal
giorno 31 luglio scorso. Nulla ancora o visto
non solo – ma attendo pure la quota men=
sile che mi aspetta da quasi tutto l’anno.
Mi permetto rivolgermi a V. E. prima di
far le pratiche nell’eventualità sia andato
smarrito quanto diritto mi aspetta.
Certo di essere esaudito ed aiutato colle
quote che attendo distintamente la riverisco
Dev Pietro Meneghini
reduce Garibaldini della classe 1842
Note: 571 – A matita blu 35 e 324
ROMA FR LONIGO 15 18/17 1 9/40-
– VALOROSO GARIBALDINO REDUCE BEZZECCA PIETRO MENEGHINI
LONIGO SPENTOSI BACIANDO EFFIGE VS GRANDE AVO . I -FIGLI
Note: matita blu 3644/324
Retro
Toscana
GENERALE GARIBALDI ROMA
AGENZIA RECAPITO
VIA NAZIONALE 82 10.50
SETT 1830
OTT 1930
Note
[1] 1860
Dopo l’armistizio di Villafranca, la maggior parte dei volontari si congedò; il Ministero allora con un decreto del 6 settembre ordinò lo scioglimento del Corpo e la formazione di una Brigata Cacciatori delle Alpi, costituita l’11 ottobre con il 1º Reggimento (dai soppressi 2º e 5º Reggimento, e le 4 compagnie di bersaglieri) a Como ed il 2º Reggimento (con i soppressi 1º, 3º e 4º reggimento e parte del battaglione adolescenti) a Bergamo. Il 14 maggio 1860 la Brigata Cacciatori delle Alpi ebbe poi nome di Brigata Alpi, reggimenti 51º e 52º del Regio Esercito, posta al comando del maggior generale Luigi Bianchis di Pomaretto. Il 51º e 52º furono integrati con la truppa (metà a testa) del battaglione Valtellinese sciolto solo il 20 maggio 1860. Stesso destino ebbero il 30 novembre 1859 artiglieria, genio, ambulanza e treno. Nel novembre vennero licenziate le guide a cavallo, andate con Garibaldi a Bologna. Il battaglione adolescenti, passati al 2º reggimento i giovani di età superiore ai 17 anni, andò con i rimanenti a Biella.
Venne il 9 febbraio 1860 considerato succursale del battaglione figli dei militari e fu sciolto il 1º gennaio 1861.Nel 1860 i veterani Cacciatori ed i loro ufficiali avrebbero fornito il nerbo delle camicie rosse alla spedizione dei mille. (fonte)
[2] 1866
La Terza guerra d’indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno d’Italia contro l’Impero austriaco dal 20 giugno 1866 al 12 agosto 1866. Appartiene alla più ampia guerra austro-prussiana della quale rappresentò il fronte meridionale. Ebbe origine dalla necessità dell’Italia di affiancare la Prussia nel tentativo comune di eliminare l’influenza dell’Austria sulle rispettive nazioni. Dopo l’attacco della Prussia all’Austria del 15 giugno 1866, così come previsto dal trattato di alleanza italo-prussiana dell’aprile 1866, l’Italia dichiarò guerra all’Austria. Passato il confine, una parte dell’esercito italiano comandata da Alfonso La Marmora fu però sconfitta nella battaglia di Custoza. Né tale insuccesso fu bilanciato dagli eventi successivi, poiché ad esso seguì per l’Italia un’altra sconfitta nella battaglia navale di Lissa. Fu invece una vittoria italiana la contestuale avanzata di Giuseppe Garibaldi nel Trentino, culminata nella battaglia di Bezzecca. (fonte)
Ezio Garibaldi
Ultimo figlio maschio di Ricciotti Garibaldi (1847-1924) e dell’inglese Harriet Constance Hopcraft (1853-1941) – prima di lui erano nati Rosa, Italia, Giuseppe, Ricciotti, Menotti, Sante e Bruno, Costante, dopo di lui Giuseppina –, nacque a Riofreddo, località situata a una sessantina di chilometri da Roma. Nel 1911 si iscrisse all’istituto industriale di Fermo, interrompendo gli studi per raggiungere la Legione garibaldina in Grecia nel 1912.
Ezio Garibaldi fu eletto deputato nel listone fascista nel 1929 e rieletto nel 1934.[9] Presidente della FNVG (Federazione Nazionale Volontari Garibaldini), aderì ufficialmente al Partito Nazionale Fascista, rompendo le relazioni con suo fratello Sante, emigrato in Francia, che aveva costituito alcune associazioni garibaldine di ispirazione antifascista nel paese transalpino. Subito dopo l’inizio della seconda guerra mondiale Ezio Garibaldi sostenne vigorosamente i Gruppi d’Azione Nizzarda (G.A.N.), fautori della riunificazione di Nizza al Regno d’Italia.
Fonte: wikipedia.org